Aggiornamenti dal mondo degli ETF Bitcoin.

Conio Team
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3 min readMay 2, 2024

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ASX in Australia pronto a listare gli ETF su Bitcoin approvati

Si prevede che la borsa valori ASX in Australia elencherà la sua prima serie di ETF spot su Bitcoin entro la fine del 2024. VanEck, BetaShares e DigitalX sono tra gli emittenti che hanno già presentato domande ETF all’inizio di quest’anno.

ASX, la principale borsa valori in Australia, gestisce circa l’80% degli scambi locali, vantando una capitalizzazione di mercato domestica di $2.700 miliardi a marzo.

Gli investitori in Australia hanno avuto accesso agli ETF spot su Bitcoin già dal 2022, attualmente elencati su CBOE Australia. Tuttavia, l’imminente introduzione degli ETF elencati su ASX segnala un’espansione significativa delle opzioni di investimento nel settore per il paese.

In sintesi, il panorama globale degli ETF su Bitcoin continua a evolversi, con sviluppi negli Stati Uniti, a Hong Kong e in Australia, dimostrando come Bitcoin sia in un percorso di integrazione nella finanza tradizionale, per migliorarla e renderla più accessibile in tutto il mondo.

Aggiornamento dagli ETF statunitensi

Gli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti hanno registrato negli ultimi giorni un calo dei flussi netti di capitali in ingresso. Secondo i dati di SosoValue, mercoledì 1 maggio sono stati reclamati un totale di un totale di $563,7 milioni dagli ETF spot Bitcoin, rappresentando il maggiore deflusso giornaliero dal loro lancio.

Il fondo FBTC di Fidelity ha registrato i maggiori deflussi netti, con oltre $191 milioni ritirati dal fondo, superando il fondo GBTC di Grayscale, che ha registrato un deflusso netto di $167,3 milioni. In particolare, IBIT di BlackRock ha affrontato il suo primo deflusso netto giornaliero, contribuendo alla tendenza complessiva.

Nonostante i deflussi giornalieri, il totale cumulativo dei flussi netti per gli 11 ETF ammontava a $11,2 miliardi mercoledì, dimostrando come l’interesse in questi nuovi prodotti finanziari resti molto alto.

Timido lancio per gli ETF Bitcoin a Hong Kong

L’introduzione degli ETF su Bitcoin e Ether a Hong Kong è stata accolta con una modesta attività di trading martedì. Nonostante le aspettative iniziali, questi ETF, gestiti da China Asset Management (ChinaAMC), Harvest Global e Bosera/HashKey, hanno generato un volume di scambi combinato di soli $11,2 milioni nel loro primo giorno.

Anche se questa cifra è significativamente inferiore al volume del primo giorno di scambi degli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti, l’analista ETF di Bloomberg, Eric Balchunas, sottolinea una distinzione cruciale. Egli osserva che il mercato di Hong Kong, sebbene più piccolo, ha visto consistenti asset under management già predisposti prima dell’avvio delle contrattazioni, contribuendo all’immagine complessiva.

L’ETF su Bitcoin di ChinaAMC ha attirato $123 milioni al primo giorno, classificandolo favorevolmente tra i lanci di ETF a Hong Kong negli ultimi tre anni. Balchunas suggerisce che la discrepanza tra gli asset acquisiti prima del lancio e il volume è dovuta agli investimenti pre-pianificati, a differenza dell’approccio negli Stati Uniti, che incoraggia la partecipazione iniziale degli investitori il primo giorno di contrattazioni.

Oltre agli investitori locali, gli investitori qualificati al di fuori di Hong Kong possono accedere a questi ETF. Tuttavia, gli investitori cinesi continentali rimangono limitati dalla partecipazione a questi prodotti.

A differenza dei loro omologhi statunitensi, gli ETF con sede a Hong Kong utilizzano un meccanismo in-kind, consentendo agli investitori di utilizzare direttamente Bitcoin o Ether per partecipare al fondo.

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